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Vi trovate nello splendido barocco del paese del Gattopardo negli ambienti e nelle terre dove vissero gli ultimi Tomasi di Lampedusa.
Palma di Montechiaro è diventata famosa nel mondo con il successo del romanzo "Il Gattopardo".
In questo luogo si intrecciano storia, spiritualità e arte.
La prima dimora dei Tomasi in Palma è il Palazzo ducale che nel 1659 fu trasformato in Monastero delle Benedettine per accogliere le figlie e la moglie del Duca Santo. Esso si trova su una semicircolare e impervia gradinata, in una piazza quadrata con le strade che si incrociano nel luogo che un tempo era segnato dalla colonna con la croce.
Venne inaugurato il 12 giugno 1659. Il Monastero ha un aspetto semplice con finestre prive di decorazioni. Sul cortile interno, invece, si affacciano delle finestre decorate in stile barocco. Dall'interno del parlatorio si accede ad un giardino ricco di alberi in cui è sistemata una scultura della Madonna con San Benedetto. Le suore custodiscono, inoltre, la Madonna della Colomba Rosata.
Ancora oggi è uno dei pochi monasteri di clausura in Sicilia, il cui accesso è impedito quasi a chiunque.
Attigua al Monastero vi è la chiesetta di Maria Santissima del Rosario. Entrambi esempio pregevole del barocco siciliano.
Tra tutte le chiese di Palma quella che riveste maggiore importanza è la chiesa Madre che, posta in cima ad una ampia scalinata, rappresenta una delle opere più significative del barocco siciliano. L'atto di fondazione della chiesa Madre è datato 2 ottobre 1666.
L'interno del Duomo a tre ampie navate con cupola sul transetto, rivela un movimentato scenario decorativo in stucco di sapore neoclassico.
Tra i diversi bei castelli chiaramontani in Sicilia, il Castello Chiaramontano di Palma di Montechiaro è il solo edificato su un costone roccioso a picco sul mare. Realizzato nel 1353 fu, per la sua posizione strategica, di grande importanza nella storia della lotta contro i pirati. E' da ricordare che all'interno della cappella è custodita una statua della Madonna. Assai interessante è la leggenda in cui si narra che la statua, sottratta dai vicini abitanti di Agrigento, fu riportata dai palmesi nel castello dopo una lunga e furibonda lotta.
All'ingresso del paese, dopo il parco archeologico della Zubbia, si scorge la collina detta " Calvario " con i ruderi dell'antica chiesa di Santa Maria della Luce ( 1650 ), anch'essa dalle forme barocche.
Sono ancora da ricordare l'ex convento dei Padri Scolopi, oggi sede del Comune, con annessa la chiesa della Sacra Famiglia, la Chiesa di Sant'Angelo, detta della Batiella.
Altre chiese sono degne di menzione come la Chiesa del Purgatorio e la Chiesa del Collegio di Maria.
Tra il 1653 e il 1659 fu costruito il Palazzo Ducale, dopo che il primo venne inglobato dal Monastero delle Benedettine.
LA MAESTOSA VALLE DEI TEMPLI